All’avanguardia nell’impegno per l’alluminio verde.
ECOSOSTENIBILITA’ DEL METALLO LEGGERO
Grande passo per premiare l’ecosostenibilità del metallo leggero e lo sviluppo del primario con zero impronta di CO2.
Importanti novità annunciate per Rusal, il più grande produttore di alluminio al di fuori della Cina, di proprietà al 57% di EN +, il gruppo idroelettrico-metallurgico quotato a Londra già controllato dall’oligarca russo Oleg Deripaska prima che gli Stati Uniti gli imponessero sanzioni. Rusal infatti ha deciso di separare le sue attività produttive di raffinazione e smelting sulla base ed in funzione dell’impronta di CO2, concentrando l’interesse in una nuova società dedicata al mercato in rapida crescita dell’alluminio “verde”.
RUSAL DIVENTA AL+
In base al piano industriale annunciato nei giorni scorsi, Rusal cambierà il suo nome in AL+ , disporrà di 12 impianti più moderni del gruppo, manterrà le risorse minerarie a monte della catena produttiva del metallo leggero e la quota di quasi il 28% nel gruppo metallurgico Norilsk Nickel.
Gli altri cinque smelter, più quattro raffinerie e due miniere di bauxite, la materia prima necessaria per produrre allumina e infine alluminio, saranno controllati da una nuova società, per il momento ancora senza denominazione. Come noto, ed a più riprese riportato dalla nostra rivista, Rusal stava lavorando da tempo alla messa a punto di tecnologie innovative per produrre a livello industriale l’alluminio primario con l’obiettivo di impronta di carbonio zero, un percorso perseguito anche da molti altri grandi produttori come Alcoa, Rio Tinto, Hydro.
Allo scopo, in Rusal è stata studiata tra l’altro la sostituzione degli anodi degli smelter, correntemente in carbone, con altri realizzati in un nuovo materiale che rilascia ossigeno anziché CO2. Secondo il presidente di Rusal Bernard Zonneveld, a seguito di questo piano che dovrebbe essere completato entro la fine del 2021, la nuova società AL+ potrà concentrarsi pienamente sul programma che risponde alle esigenze del mercato per un alluminio sempre più ecosostenibile.
GLI OBIETTIVI
Greg Barker, ex ministro britannico dell’energia e dei cambiamenti climatici, presidente esecutivo di EN+ e nominato presidente ad interim della nuova società AL+, ha precisato che questa sarà quotata alla borsa di Mosca e che le azioni saranno proporzionalmente distribuite agli investitori Rusal. Ha inoltre aggiunto che il piano di separazione era stato deciso a seguito di una revisione strategica lanciata ad inizio anno quando EN+ aveva annunciato il programma di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 35% entro il 2030, per raggiungere il livello zero entro il 2050.