Il nuovo ingresso di Panizzolo Recycling Systems
DA ROTTAME A ALLUMINIO PRONTO FORNO: IL NUOVO IMPIANTO DI RICICLAGGIO IN DERAL SPA
Partendo da rottami di alluminio Deral Spa produce billette di elevata qualità per il mercato nazionale e internazionale. Per assicurarne l’alta qualità produttiva, il materiale caricato nei forni deve essere accuratamente trattato da eventuali impurtià. Per questo motivo l’azienda possiede un proprio impianto di macinazione e selezione, recentemente potenziato da Panizzolo Recycling Systems con il mulino a martelli Mega 1100.
Deral nasce nel 1986 occupandosi inizialmente di rottami scartati da cicli produttivi di estrusioni e da cui producevamo nuove billette. Negli anni l’evoluzione produttiva ci ha portato ad ampliare il range di alluminio in entrata, arrivando ad oggi a poter inserire nel ciclo fusorio materiale proveniente da demolizioni di serramenti e alluminio profilato. Questa evoluzione ha introdotto una maggiore attenzione alla qualità del riciclo e della valorizzazione della materia prima da rottame. Nel 2015 questo processo ha visto la sostituzione della vecchia linea con un primo impianto Flex 1000 mobile durm di Panizzolo completo di eddy current. Negli anni abbiamo poi anche implementato anche con un selettore a raggi x, permettendoci di individuare e separare efficacemente le leghe secondarie dall’alluminio primario pronto forno.
Deral oggi vanta una produzione di circa 40-45.000 tonnellate/anno di prodotto finito, prevedendo per i prossimi dieci anni, una crescita produttiva dell’azienda sia grazie al nuovo Mega 1100 sia per un mercato italiano in forte espansione.
L’AD di DERAL S.p.a. Giulio Vincoli: “All’inizio dell’attività lavoravamo con presse cesoie ed eseguivamo manualmente le fasi di selezioni e pulizia. In particolare il nostro trituratore bialbero produceva una pezzatura di alluminio molto grande (50-60 cm) e ci costringeva a rallentare la produzione. Inoltre la qualità del prodotto non era perfetta, con chiare ripercussioni al momento della colata . Per questo motivo negli ultimi anni abbiamo optato per impianti completi e più efficaci come la linea Panizzolo, arrivando fino alla nuova selezione a raggi x. Uno dei primi macchinari Panizzolo installati, per motivi di tempistiche, è stato il mulino Flex 1000 mobile drum, avviato in brevissimo tempo mentre ora siamo passati ad un mulino Mega 1100 stazionario. La nostra prima necessità era incrementare la capacità produttiva del macinatore e dai primi conti del nuovo ciclo produttivo abbiamo già visto un netto miglioramento. Con le griglie settata per il nostro rottame abbiamo calcolato una produttività di circa 15/16 tonellate ora. In una buona macchina è importante un alto livello di controllo. Agli operatori vogliamo affiancare nuove tecnologie per il monitoraggio della produzione, così che l’impianto operi ogni giorno al massimo delle sue potenzialità. Il novo software, che opera a regime industria 4.0, analizzerà tutti i dati di funzionamento della macchina e ci portaerà quei feedback necessari a capire dove stiamo andando e come possiamo migliorarci”.
LA SCELTA DI PANIZZOLO RECYCLING SYSTEMS COME FORNITORE TECNOLOGICO
Mauro Panizzolo ha una lunga esperienza con la macinazione e i mulini a martelli, ha creato un prodotto sulla base delle proprie esperienze. Esistono altri mulini a martelli di queste dimensioni ma non sono all’altezza della lavorazione dei nostri rottami ferrosi. “La struttura del mulino Panizzolo a livello di carpenteria è buona” – continua Vincoli – “Ho visitato personalmente lo stabilimento dove viengono costruiti tutti i macchinari, constando che la carpenteria è inserita anche in un contento internazionale di alta qualità nelle forniture ferroviarie. Ciò è ulteriormente confermato anche dal fatto che il nostro Flex 1000 Mobile non ha avuto alcun problema, pur lavorando per molti anni sotto intenso regime produttivo. Ciò inoltre che distingue l’impianto Panizzolo è sia la sua semplicità che i bassi costi di gestione, evitandoci di dover riccorrere a personale altamente specializzato o costantemente presente. Seguento la semplice manutenzione ordinaria il mulino Panizzolo non da alcun problema, con dei costi indubbiamente più bassi rispetto ai trituratori bialbero idraulici sul mercato“.
ITALIA E ESTERO
Il Presidente di DERAL S.p.a Mauro Cibaldi invece, sottolinea le differenze tra Italia e Estero: “Principalmente per quanto riguarda l’input dobbiamo fare due grandi distinzioni. Il rottame ha una prevalenza italiana, con un quantitativo inferiore del 10% proveniente dall’estero. Viceversa, i lingotti di alluminio puro, sono tutti di produzione extra UE. Per quanto riguarda il nostro processo di vendita il 60% è del nostro fatturato è rivolto alla nostra controllante Estral. Il rimanente 40% è quasi tutto destinato al mercato Italiano, dove vi è la presenza di circa 45 estrusori e in minima parte al mercato europeo (circa 2-3%). L’Italia è leader europeo nell’ambito dell’estrusione sia in termini di produzione che di qualità e in questo panorama Deral si attesta tra le cinque principalil fonderie nazionali produttici di billette. La forte propensione al riciclaggio ha permesso all’Italia di svilupparsi maggiormente rispetto ad altri paesi europei dove, a differenza, si è privilegiato la nascita di poche fonderie di grandi dimensioni. L’Italia ha quindi una grandissima capacità produttiva e qualitativa con un trend di esportazione in crescita ogni anno. Per quanto riguarda il bacino finale di acquisto dei nostri prodotti possiamo affermare che lo fa da padrone il settore automotive tedesco. Moltissimi veicoli di brand tedesci sono strutturati con alluminio Made in Italy.
A livello europeo e nazionale si vedono fiorire tutta una serie di incentivi su prodotti e materiali che abbiano particolare valenza all’interno dell’economia circolare. Tra questi materiali l’alluminio riveste un dei ruoli più importanti. L’alluminio è riciclabile al 100%, il suo processo di riciclaggio necessita di 1/20 dell’energia che verrebbe utilizzata partendo dalla materia prima. Viene utilizzato sempre di più vista la sua leggerezza e resistenza e comporta pochissima emissione di CO2 durante la fusione. Tutti questi sono elementi sui quali si sta puntando in modo preponderante e faranno si che l’alluminio diveterà il materiale del prossimo futuro.